martedì 13 gennaio 2015

The End


The End


"Un inchiostro per scrivere pensieri reconditi.." - (Ramon Gomez de la Serna)

Il Caffè è la bevanda più famosa del mondo: viene assaporata in una varietà infinita di modi da ogni parte di esso, ma non si differenzia mai molto nel modo in cui la si pronuncia.


All'interno del blog, si è vissuta un' esperienza inaspettatamente coinvolgente attraverso i 5 sensi, le dirette esperienze personali e la ricerca minuziosa attraverso questo alimento che da millenni ad oggi, dalla leggenda del pastore Kaldi al bar sotto casa, inebria le nostre giornate e le nostra vita.

Caffè come Socializzazione e Marketing


Una bevanda usata solo per prendere una pausa? Non solo!

Essa è anche un mezzo per divertirsi e socializzare attraverso "proverbi e modi di dire", acculturarsi attraverso le storie incredibili dei personaggi che hanno contribuito a renderla unica e conoscere dalla a alla z ogni sua caratteristica.


Un viaggio dal Brasile al Kenya, dal Messico alla Jamaica (senza dimenticarsi dell'Italia, dove vi sono numerose aziende famose e radicate, ma anche più anonime, che con caratteristiche uniche esprimono il loro potenziale) dove diverse specie e differenti modi di coltivazione e lavorazione ci portano a scoprire proprietà benefiche per il nostro aspetto ed organismo, passando inoltre per gustose e semplici ricette (mettiti alla prova).


L'ispirazione giunge senza freni da questa eccezionale specie botanica, la quale scaturisce in un universo di variopinte discipline.

Esse passano attraverso l'arte ed il teatro (con esempi illustri quali Van Gogh e Goldoni), il cinema (passando da "Vieni AvantiCretino" a "Casablanca"), la musica ( da "One More Cup Of Coffee" di Bob Dylan a "Na Tazzulella e Cafè" di Pino Daniele ) fino ad arrivare alla medicina, al Design e così via in un caleidoscopio di magnifiche esperienze di vita.


Oltre al caffè e tutto ciò di cui si è analizzato su di esso, nel blog è possibile anche scoprire la storia, brevetti, esperienze e curiosità su un utile oggetto per cucinare: lo Spiedo.

Questo lavoro di ricerca, è stato realizzato per il corso di "storia delle cose" di quest'anno, improntato sul cibo in occasione dell' Expo Milano 2015, analizzando una "cosa da mangiare" e una "cosa per mangiare".


Eccoci dunque, alla fine di questo magico viaggio..


Pubblicità e volti noti




domenica 11 gennaio 2015

Abc - L'alfabeto del Caffè


Abc - L'alfabeto del Caffè

www.thinkstockphotos.in

A.  Aroma
B.  Bevanda
C.  Capsule  
E.  Espresso
F.   Filosofico 
H.  Hard ( Rock Cafè )
I.    Idrosolubile
L.   Letterario
N.  Nero  (Bollente)
P.   Progresso
Q.  Qualità
R.  Racer
S.  Slow
V.  Viennese
Z.  Zero

Le Discipline


Le Discipline del Caffè


ARTE__Victor Gabriel Gilbert, Una tazza di caffè, 1877

 
  
BIOLOGIA__Caffè Verde


  
CINEMA__coffee and cigarettes



  
 TEATRO__Carlo Goldoni, La bottega del Caffè, 1750






 DESIGN__Cookie Cup




   LETTERATURA__L'aroma del mondo, Elisabetta Lattanzio, Hoepli, 2010




 ERGONOMIA__Cialde Nespresso




 MEDICINA__Benefico o Mortale




FONTI__:

BIOLOGIA__Caffè Verde
DESIGN__Cookie Cup 
ERGONOMIA__Cialde Nespresso

domenica 14 dicembre 2014

Catalogo dei marchi di caffè italiani


Catalogo dei marchi di caffè italiani

la capitale del caffè. In tutto il mondo chiedono caffè italiano. Il caffè italiano ha una grande tradizione e, anche se nessuno lo sa, il giro d’affari del settore è gigantesco. Secondo dati Istat la caffeina alimenta un giro d’affari alla produzione che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro che rappresenta un settimo del totale mondiale che è di circa 15 miliardi.
A questo va aggiunto l’indotto: espresso in cialde, espresso in capsule, macchine in comodato d’uso, caffè per ufficio, assistenza delle macchine caffe.
Il numero di torrefattori ruota intorno a 750 e la concorrenza è spietata. Il pubblico conosce solo le grndi marche che hanno la fortuna di essere sugli scaffali dei supermercati. Ma quanto piacere, quanto densissimo gusto ci stiamo perdendo in realtà? In giro ci sono delle vere boutique del caffè. Micro specialisti e cultori del caffè che hanno dedicato la vita alla tostatura, alla miscela, a perfezionare l’espressione di ogni chicco. Per loro qualità è un dogma irrinunciabile.
Mi sono sempre chiesto quale fosse la classifica dei migliori caffè italiani. Per stilarne una ho girato un pò tutta Italia acquistando le diverse varietà di caffè che ci proponeva il territorio. Dopo 3 mesi era giunto il momento di fermarsi per dare il via alla sfida.
Con la complicità di amici e conoscenti in una settimana abbiamo avuto un responso chiaro.
La commissione è composta da 31 consumatori. Nessuno di questi è un esperto di caffè, sanno poco o nulla di arabica, robusta. Sono tutti dei consumatori qualsiasi e la determinante è semplicemente il gusto. Tolte le etichette per evitare parzialità abbiamo cominciato.
Vi proponiamo di seguito la classifica top 15.
Ecco il miglior caffè d’Italia.
- See more at: http://www.dillinger.it/migliore-caffe-top-10-57598.html#sthash.cmLVcvW5.dpuf
Si contano circa 800 torrefazioni lungo la Penisola Italiana: micro, enormi, artigianali o semi, alcune fatte oggetto dagli estimatori con devozione quasi religiosa. 
Scremando da un elenco corposo, ecco qui 11 caffè italiani da venerare (ma con moderazione).


la capitale del caffè. In tutto il mondo chiedono caffè italiano. Il caffè italiano ha una grande tradizione e, anche se nessuno lo sa, il giro d’affari del settore è gigantesco. Secondo dati Istat la caffeina alimenta un giro d’affari alla produzione che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro che rappresenta un settimo del totale mondiale che è di circa 15 miliardi.
A questo va aggiunto l’indotto: espresso in cialde, espresso in capsule, macchine in comodato d’uso, caffè per ufficio, assistenza delle macchine caffe.
Il numero di torrefattori ruota intorno a 750 e la concorrenza è spietata. Il pubblico conosce solo le grndi marche che hanno la fortuna di essere sugli scaffali dei supermercati. Ma quanto piacere, quanto densissimo gusto ci stiamo perdendo in realtà? In giro ci sono delle vere boutique del caffè. Micro specialisti e cultori del caffè che hanno dedicato la vita alla tostatura, alla miscela, a perfezionare l’espressione di ogni chicco. Per loro qualità è un dogma irrinunciabile.
Mi sono sempre chiesto quale fosse la classifica dei migliori caffè italiani. Per stilarne una ho girato un pò tutta Italia acquistando le diverse varietà di caffè che ci proponeva il territorio. Dopo 3 mesi era giunto il momento di fermarsi per dare il via alla sfida.
Con la complicità di amici e conoscenti in una settimana abbiamo avuto un responso chiaro.
La commissione è composta da 31 consumatori. Nessuno di questi è un esperto di caffè, sanno poco o nulla di arabica, robusta. Sono tutti dei consumatori qualsiasi e la determinante è semplicemente il gusto. Tolte le etichette per evitare parzialità abbiamo cominciato.
Vi proponiamo di seguito la classifica top 15.
Ecco il miglior caffè d’Italia.
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11) Passalacqua Caffè – via Taverna Rossa, Casavatore (NA)

Se a Napoli il caffè è religione Passalacqua (un gradino sopra Tico) è il suo profeta. Chiedete a qualunque napoletano dove prendere l’espresso migliore della città, la risposta sarà invariabilmente “Bar Mexico”, la catena di bar emanazione diretta della celebre torrefazione, nel cuore dei partenopei dal 1948, anno di apertura del primo bar nella centralissima Piazza Dante.




10) Espresso Giada – largo Molinuzzo 9, Pistoia


 I puristi storceranno il naso ma le cialde Giada, distribuite in molti ristoranti di livello e presentate ai clienti attraverso una vera carta di miscele e monoirigini, sono un metodo efficace per non perdere Jamaica Blue Mountain, Kopi Luwak e altre rarità provenienti da Hawai, Nuova Caledonia o Nepal.




9)  Slitti cioccolato e caffè – via Francesca Sud Cintolese, Monsumanno Terme (PT)
 

Luciano Slitti crea la torrefazione nel lontano 1969, nel 1988 aggiunge la lavorazione del cacao diventando, grazie soprattutto al figlio Andrea, un nome di spicco nel settore e non solo in Italia. Suo fratello Daniele che segue la lavorazione del caffè, è riuscito ad ammaliare persino gli emiri che gli hanno chiesto di aprire uno store Slitti in Qatar.





8)  Le Piantagioni del Caffè, via Provinciale Pisana 583 – Livorno
 

Il nome è una dichiarazione d’intenti da parte dell’azienda che cerca piantagioni selezionate (niente caffè monorigine, ma monopiantagioni, bipiantagioni o miscele) per controllare costantemente l’intera filiera e dunque il prodotto finale.





7)   Pausa Caffè, via Narzole 1 –  Torino


Torrefatto a legna dai detenuti della casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, associato a Eataly sin dall’apertura del primo megastore, il caffè Terre Alte di Huehuetenango (primo Presidio Slow Food dedicato al caffè) è diventato il caffè gourmand per antonomasia. Al caffè sono seguite le birre artigianali e il pane in un progetto di recupero e inserimento sociale perfettamente riuscito.




6) Torrefazione Piansa (Pietro e Alessandro Staderini) - via Meucci 1, Bagno a Ripoli (FI)



Da oltre 50 anni si occupa di caffè, Pietro Staderini, passato dalla storica torrefazione fiorentina Manaresi alla Caffetteria Piansa (oggi gestita da altri ma con le sue miscele), presto trasformata in un punto di riferimento nel capoluogo toscano. Il segreto è una piccola tostatrice da 60 kg. attraverso cui realizzare miscele perfette perché adattabili alle differenze di qualità dei raccolti annuali.



 5) Artlife Caffè – Torrefazione Caffè Penazzi (Alberto Trabatti) – Ferrara


Passione trasformata in un mestiere amatissimo da Trabatti, torrefattore e divulgatore instancabile delle buone pratiche legate al caffè. Famoso nell’ambiente il suo impegno affinché la bevanda venga correttamente servita, oltraggiato com’è, spesso e volentieri, nella maggior parte dei bar italiani.











4)  Trinci Torrefazione Artigiana di Caffè e Cacao - via Sarzanese Valdera 184 – Cascine di Buti (Pi)


Un classico: l’artigiano che cede la sua azienda al grande gruppo industriale ritagliandosi un ruolo di controllore della qualità, ma poi, nostalgico del mestiere originale, ricomincia da un piccolo laboratorio dove lavora il caffè alla sua maniera, tostandolo a legna. Guida tecnica del già citato progetto Huehuetenango, realizza anche a un cioccolato senza compromessi qualitativi alla maniera degli aztechi il cacao di Chontalpa (Messico).


3)  Torrefazione Lady Caffè (Massimo Bonini) – via Verdi, 31, San Secondo (Parma)



Una torrefazione che usa ancora il metodo a torcia, con la fiamma viva a tostare rapidamente grani per lo più monorigine a bassa temperatura. Bonini è un produttore appassionato, anche della sua tostatrice Vittoria 1954, da dove arriva il suo caffè poi trasformato in paste al caffè e creme spalmabili.


2)  Torrefazione Caffè Lelli (Leonardo Lelli) – Via del Mobiliere 1, Bologna





Uno dei più grandi intenditori italiani di caffè che seleziona le sue miscele attraverso tre linee: Assolo (single e monorigini), Assolo grand cru (caffè rari in qualità limitata) e Concerto, cioè miscele di caffè con aromi e tostature ad hoc per creare armonie di sapori associabili ad uno spartito di musica, altra grande passione di Lelli. Il suo espresso Blue Mountain si beve all’Osteria Francescana di Massimo Bottura, per dire.



1)  Laboratorio di Torrefazione Giamaica Caffè (GianniFrasi) – via Vittorio Merighi 5, Verona



 Alla vista dei bigliettini “Giamaica” che accompagnano il servizio del suo caffè, ho visto estimatori commuoversi. E’ Gianni Frasi da Verona, il solista dei torrefattori italiani, guru e visionario, capace di fare mercato da solo ma aprendo spazi, con la visibilità conquistata, per altri torrefattori artigianali ossessionati dalla qualità dei loro prodotti. Oggi è affiancato nel lavoro di tostaura della miscele da Simone Fumagalli (nella foto). Suo anche il progetto Maricha attraverso cui commercializza alcune varietà di pepe di Sarawak.

























L’italia è la capitale del caffè. In tutto il mondo chiedono caffè italiano. Il caffè italiano ha una grande tradizione e, anche se nessuno lo sa, il giro d’affari del settore è gigantesco. Secondo dati Istat la caffeina alimenta un giro d’affari alla produzione che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro che rappresenta un settimo del totale mondiale che è di circa 15 miliardi.
A questo va aggiunto l’indotto: espresso in cialde, espresso in capsule, macchine in comodato d’uso, caffè per ufficio, assistenza delle macchine caffe.
Il numero di torrefattori ruota intorno a 750 e la concorrenza è spietata. Il pubblico conosce solo le grndi marche che hanno la fortuna di essere sugli scaffali dei supermercati. Ma quanto piacere, quanto densissimo gusto ci stiamo perdendo in realtà? In giro ci sono delle vere boutique del caffè. Micro specialisti e cultori del caffè che hanno dedicato la vita alla tostatura, alla miscela, a perfezionare l’espressione di ogni chicco. Per loro qualità è un dogma irrinunciabile
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L’italia è la capitale del caffè. In tutto il mondo chiedono caffè italiano. Il caffè italiano ha una grande tradizione e, anche se nessuno lo sa, il giro d’affari del settore è gigantesco. Secondo dati Istat la caffeina alimenta un giro d’affari alla produzione che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro che rappresenta un settimo del totale mondiale che è di circa 15 miliardi.
A questo va aggiunto l’indotto: espresso in cialde, espresso in capsule, macchine in comodato d’uso, caffè per ufficio, assistenza delle macchine caffe.
Il numero di torrefattori ruota intorno a 750 e la concorrenza è spietata. Il pubblico conosce solo le grndi marche che hanno la fortuna di essere sugli scaffali dei supermercati. Ma quanto piacere, quanto densissimo gusto ci stiamo perdendo in realtà? In giro ci sono delle vere boutique del caffè. Micro specialisti e cultori del caffè che hanno dedicato la vita alla tostatura, alla miscela, a perfezionare l’espressione di ogni chicco. Per loro qualità è un dogma irrinunciabile.
Mi sono sempre chiesto quale fosse la classifica dei migliori caffè italiani. Per stilarne una ho girato un pò tutta Italia acquistando le diverse varietà di caffè che ci proponeva il territorio. Dopo 3 mesi era giunto il momento di fermarsi per dare il via alla sfida.
Con la complicità di amici e conoscenti in una settimana abbiamo avuto un responso chiaro.
La commissione è composta da 31 consumatori. Nessuno di questi è un esperto di caffè, sanno poco o nulla di arabica, robusta. Sono tutti dei consumatori qualsiasi e la determinante è semplicemente il gusto. Tolte le etichette per evitare parzialità abbiamo cominciato.
Vi proponiamo di seguito la classifica top 15.
Ecco il miglior caffè d’Italia.
  1. Caffè Aiello
  2. Caffè Passalacqua
  3. Caffè Costadoro
  4. Caffè Illy
  5. Caffè Vergnano
  6. Caffè Saccaria
  7. Caffè Pellini
  8. Caffè Mauro
  9. Caffè Grieco
  10. Caffè Circi
  11. Caffè Danesi
  12. Caffè Caffen
  13. Caffè Segafredo Zanetti
  14. Caffè Lavazza
  15. Caffè Kimbo
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L’italia è la capitale del caffè. In tutto il mondo chiedono caffè italiano. Il caffè italiano ha una grande tradizione e, anche se nessuno lo sa, il giro d’affari del settore è gigantesco. Secondo dati Istat la caffeina alimenta un giro d’affari alla produzione che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro che rappresenta un settimo del totale mondiale che è di circa 15 miliardi.
A questo va aggiunto l’indotto: espresso in cialde, espresso in capsule, macchine in comodato d’uso, caffè per ufficio, assistenza delle macchine caffe.
Il numero di torrefattori ruota intorno a 750 e la concorrenza è spietata. Il pubblico conosce solo le grndi marche che hanno la fortuna di essere sugli scaffali dei supermercati. Ma quanto piacere, quanto densissimo gusto ci stiamo perdendo in realtà? In giro ci sono delle vere boutique del caffè. Micro specialisti e cultori del caffè che hanno dedicato la vita alla tostatura, alla miscela, a perfezionare l’espressione di ogni chicco. Per loro qualità è un dogma irrinunciabile.
Mi sono sempre chiesto quale fosse la classifica dei migliori caffè italiani. Per stilarne una ho girato un pò tutta Italia acquistando le diverse varietà di caffè che ci proponeva il territorio. Dopo 3 mesi era giunto il momento di fermarsi per dare il via alla sfida.
Con la complicità di amici e conoscenti in una settimana abbiamo avuto un responso chiaro.
La commissione è composta da 31 consumatori. Nessuno di questi è un esperto di caffè, sanno poco o nulla di arabica, robusta. Sono tutti dei consumatori qualsiasi e la determinante è semplicemente il gusto. Tolte le etichette per evitare parzialità abbiamo cominciato.
Vi proponiamo di seguito la classifica top 15.
Ecco il miglior caffè d’Italia.
  1. Caffè Aiello
  2. Caffè Passalacqua
  3. Caffè Costadoro
  4. Caffè Illy
  5. Caffè Vergnano
  6. Caffè Saccaria
  7. Caffè Pellini
  8. Caffè Mauro
  9. Caffè Grieco
  10. Caffè Circi
  11. Caffè Danesi
  12. Caffè Caffen
  13. Caffè Segafredo Zanetti
  14. Caffè Lavazza
  15. Caffè Kimbo
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L’italia è la capitale del caffè. In tutto il mondo chiedono caffè italiano. Il caffè italiano ha una grande tradizione e, anche se nessuno lo sa, il giro d’affari del settore è gigantesco. Secondo dati Istat la caffeina alimenta un giro d’affari alla produzione che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro che rappresenta un settimo del totale mondiale che è di circa 15 miliardi.
A questo va aggiunto l’indotto: espresso in cialde, espresso in capsule, macchine in comodato d’uso, caffè per ufficio, assistenza delle macchine caffe.
Il numero di torrefattori ruota intorno a 750 e la concorrenza è spietata. Il pubblico conosce solo le grndi marche che hanno la fortuna di essere sugli scaffali dei supermercati. Ma quanto piacere, quanto densissimo gusto ci stiamo perdendo in realtà? In giro ci sono delle vere boutique del caffè. Micro specialisti e cultori del caffè che hanno dedicato la vita alla tostatura, alla miscela, a perfezionare l’espressione di ogni chicco. Per loro qualità è un dogma irrinunciabile.
Mi sono sempre chiesto quale fosse la classifica dei migliori caffè italiani. Per stilarne una ho girato un pò tutta Italia acquistando le diverse varietà di caffè che ci proponeva il territorio. Dopo 3 mesi era giunto il momento di fermarsi per dare il via alla sfida.
Con la complicità di amici e conoscenti in una settimana abbiamo avuto un responso chiaro.
La commissione è composta da 31 consumatori. Nessuno di questi è un esperto di caffè, sanno poco o nulla di arabica, robusta. Sono tutti dei consumatori qualsiasi e la determinante è semplicemente il gusto. Tolte le etichette per evitare parzialità abbiamo cominciato.
Vi proponiamo di seguito la classifica top 15.
Ecco il miglior caffè d’Italia.
  1. Caffè Aiello
  2. Caffè Passalacqua
  3. Caffè Costadoro
  4. Caffè Illy
  5. Caffè Vergnano
  6. Caffè Saccaria
  7. Caffè Pellini
  8. Caffè Mauro
  9. Caffè Grieco
  10. Caffè Circi
  11. Caffè Danesi
  12. Caffè Caffen
  13. Caffè Segafredo Zanetti
  14. Caffè Lavazza
  15. Caffè Kimbo
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Fotografie che testimoniano le personali e dirette esperienze con il Caffè e lo Spiedo


Personali e dirette esperienze
(Photographs) 

" Friendly Script " 

Bar "Il Chicco Rosso" - Via Torino 62/4, Piossasco (TO)
-
Giovedì 8 gennaio
-
 Ore 11.38




" Caffè Normale " 


Bar "Il Pierre Cafè" - Piazza Barbieri, 25 (Cortile Interno) a Pinerolo (TO)
-
Venerdi 12 Dicembre 2014
-
 Ore 13.48






" Spiedo a fine servizio " 

Birreria "Il Pirata" - Via Torino, 50 a Giaveno (TO)
-
Sabato 13 Dicembre 2014
-
 Ore 00.17


Contribuire con alcuni quadri prosopografici alla storia dell'alimentazione, presentando personaggi illustri con qualche affinità al caffè.


Quadri prosopografici di alcuni personaggi illustri con affinità al caffè

 

Angelo Moriondo: la macchina per il Caffè Espresso




Il caffè espresso, ad oggi noto in tutto il mondo, è nato a Torino nel 1884, in seguito all'invenzione della macchina per produrlo, brevettata da Angelo Moriondo con il brevetto n. 33/256 del 16 maggio 1884. Fu successivamente implementato con brevetto del 20 novembre 1884 vol. 34 n. 381. L'invenzione fu poi coperta da brevetto internazionale mediante registrazione avvenuta a Parigi il 23 ottobre 1885.
17 anni dopo, nel 1901, la macchina fu poi perfezionata dal tecnico milanese Luigi Bezzera e le migliorie tecniche apportate furono anch'esse coperte da brevetto. Nel 1905 il brevetto venne poi acquistato da Desiderio Pavoni che fondò la ditta La Pavoni e iniziò la produzione in serie (una al giorno), in una piccola officina di via Parini a Milano.





Luigi Lavazza: da Murisengo a Torino


24 aprile 1859:
 
Nasce a Murisengo Luigi Lavazza, da una famiglia di agricoltori. Il padre sogna per lui una vita migliore e gli trasferisce preziosi consigli, studi ed esperienze che si riveleranno fondamentali.

1885:
Luigi arriva a Torino. Attraverso le molteplici esperienze lavorative e gli studi serali, scopre il suo vero talento: il commercio. 
Nel 1894 Luigi si mette in proprio. 
Valorizzando l’esperienza in drogheria, rileva la Paissa & Olivero nel cuore di Torino.

1895:
Anno di nascita ufficiale della ditta Lavazza. Le merci in vendita sono prodotte o lavorate in proprio: sapone, spiriti, olio, spezie e, naturalmente, caffè.

1900:
Lavazza ha 6 dipendenti: vende all’ingrosso e fuori dalla cinta daziaria. La curiosità e gli studi di chimica portano Luigi ad approfondire la conoscenza del prodotto che lo affascina di più: il caffè.


( http://www.lavazza.it/it/mondo_lavazza/gruppo/storia/ )